Grammatico greco. Fondò a Pergamo la
biblioteca e una scuola grammaticale in opposizione a quella di Alessandria.
Studiò e interpretò allegoricamente i poemi omerici, ricercando in
essi insegnamenti morali. Gli vengono attribuiti anche commenti su Esiodo,
Euripide, Aristofane, Arato e 5 libri
Sul dialetto attico. Nel 168 a.C.
si recò a Roma in qualità di ambasciatore del Re Attalo II; qui
tenne alcune interessanti "letture" sulla grammatica (Mallo, Cilicia II sec.
a.C.).